Cancano, Valdidentro (SO)
1998-2005
Direzione dei Lavori e CSE
67,441,911 Euro
AEM S.p.A.
Il Nuovo Canale Viola, ubicato nell’Alta Valtellina in Provincia di Sondrio è costituito dalla Galleria Lia-Cancano di diametro interno pari a 3 m, lunga circa 19 km che funge da collettore delle acque di 7 valli alpine intercettate da opere di presa appositamente costruite e collegate mediante pozzi di interconnessione.
Il punto di recapito finale è costituito dal Lago artificiale di Cancano, serbatoio di testa degli Impianti Idroelettrici dell’A.E.M di Milano.
Lo scavo della galleria è stato realizzato con fresa a piena sezione (TBM) a doppio scudo che prevedeva l’immediato rivestimento del cavo con conci prefabbricati.
L’accesso allo scavo è avvenuto da una sola estremità, anche a motivo di impegnativi vincoli ambientali.
La velocità media di avanzamento dello scavo è stata di 25 m/giorno lavorativo, la velocità massima di 58 m/giorno.
La galleria ha attraversato per buona parte rocce metamorfiche della Falda di Campo (Filladi di Bormio comprendenti Filladi deformate, micascisti e paragneiss) ed in minima parte le rocce sedimentarie della Falda dell’Ortles (dolomie).
Le due unità sono separate dall’importante superficie di scorrimento denominata Linea dello Zebrù.
La fresa del tipo WIRTH-SIT 360 E/TS, è doppio scudata, con diametro di scavo 3.60m, spinta alla testa 6000 KN, potenza totale 1120 KW.
Cancano, Valdidentro (SO)
1998-2005
Direzione dei Lavori e CSE
67,441,911 Euro
AEM S.p.A.
Il Nuovo Canale Viola, ubicato nell’Alta Valtellina in Provincia di Sondrio è costituito dalla Galleria Lia-Cancano di diametro interno pari a 3 m, lunga circa 19 km che funge da collettore delle acque di 7 valli alpine intercettate da opere di presa appositamente costruite e collegate mediante pozzi di interconnessione.
Il punto di recapito finale è costituito dal Lago artificiale di Cancano, serbatoio di testa degli Impianti Idroelettrici dell’A.E.M di Milano.
Lo scavo della galleria è stato realizzato con fresa a piena sezione (TBM) a doppio scudo che prevedeva l’immediato rivestimento del cavo con conci prefabbricati.
L’accesso allo scavo è avvenuto da una sola estremità, anche a motivo di impegnativi vincoli ambientali.
La velocità media di avanzamento dello scavo è stata di 25 m/giorno lavorativo, la velocità massima di 58 m/giorno.
La galleria ha attraversato per buona parte rocce metamorfiche della Falda di Campo (Filladi di Bormio comprendenti Filladi deformate, micascisti e paragneiss) ed in minima parte le rocce sedimentarie della Falda dell’Ortles (dolomie).
Le due unità sono separate dall’importante superficie di scorrimento denominata Linea dello Zebrù.
La fresa del tipo WIRTH-SIT 360 E/TS, è doppio scudata, con diametro di scavo 3.60m, spinta alla testa 6000 KN, potenza totale 1120 KW.